Che cos’è lo Spread?

Che cos'è lo Spread?

Che cos’è lo Spread?

Ormai sono più di 15 anni che la parola “Spread” è entrata nel linguaggio comune. 

Che cos’è lo Spread?

Quello che fino a qualche tempo fa era un indice conosciuto per lo più ai grandi investitori e agli uomini di economia e finanza, oggi è uno dei fattori principali della preoccupazione di massa sullo stato di salute dell’economia italiana.

In realtà l’abitudine più diffusa, sfortunatamente, resta quella di limitarsi ad ascoltare il telegiornale – che si limita a dare un resoconto dei dati senza entrare nel dettaglio – e di conseguenza definirsi “preoccupati” degli andamenti delle borse. Poi all’atto pratico, dello Spread – oltre al fatto che ormai è visto come il lupo cattivo delle favole – le persone sanno veramente poco.

Cerchiamo dunque di fare ordine e di comprendere effettivamente di cosa si tratta e soprattutto, smettiamola di credere che sia sempre un indicatore negativo! Come spesso uso ripetere, la conoscenza è sempre la miglior alleata per un investitore.

Lo Spread è un indicatore economico che possiamo tradurre in italiano con la parola “differenziale”.

Il termine di paragone (cioè la differenza) viene effettuato sempre con riferimento al Bund tedesco, ad oggi il titolo di Stato più solido in Europa in termini di solvibilità (la Germania gode del rating della AAA).

 

Nel caso dell’Italia, il paragone avviene tra BTP e Bund tedeschi.

 

Le conseguenze dell’aumento dello Spread

  • Il debito pubblico: più cresce il tasso di interesse, più soldi dovrà spendere lo Stato per ripagare i propri debiti a chi ha acquistato i titoli di Stato e a chi ne acquisterà di nuove emissioni future
  • Aziende italiane: maggiori difficoltà di accesso al credito. Ciò le rende meno competitive delle altre europee
  • Cittadini privati: aumento dei costi di mutui e prestiti che rendono difficile il processo di acquisto e investimento.

Spread: come funziona?

Lo Spread, essendo un differenziale, può salire in due casi:

  • Aumento del rendimento decennale del BTP italiano (oggi circa +0,60%)
  • Diminuzione del rendimento del Bund tedesco (oggi circa -0,55%)

 

La prima volta che si è prestata reale attenzione a questo indicatore, risale al 2008, l’anno della grande crisi economica.

Prima di quel momento, era un indicatore come un altro di cui i telegiornali non parlavano quotidianamente ed era conosciuto per lo più nei settori economico – finanziari.

Dopo la crisi del 2008, è diventato usuale far riferimento quotidianamente all’indice dello Spread anche nel linguaggio comune.

Anche in questo momento storico molto difficile, a causa della pandemia da Covid-19, spesso l’osservazione dello Spread è ancora più minuziosa e accurata, esattamente come per tutti gli altri indici di “buona salute” della situazione economica e finanziaria. 

infografica cos'è lo Spread?

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Fabrizio Oliva

Autore del blog e consulente finanziario

 

 

 

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