Quando parliamo di quotazioni e titoli azionari, parliamo in conseguenza di flottante.
Che cos’è effettivamente il flottante?
Restiamo in tema di mercati e finanza e analizziamo il valore che ha il flottante nelle quotazioni di mercato e soprattutto in che modo risulta valore indispensabile per essere quotati in borsa.
Per comprendere la definizione di flottante, è importante distinguerlo dalla Capitalizzazione di mercato:
- Capitalizzazione di mercato: valore di mercato totale dell’azienda. È il valore che la Borsa conferisce alla società. La rischiosità del titolo diminuisce in base alla crescita della capitalizzazione.
- Flottante: quota di capitale che non è di proprietà dei soci che controllano la società. È la quota di azioni possedute dagli investitori (istituzionali e privati).
Qualsiasi azienda desideri essere quotata in borsa, deve mettere a disposizione un flottante.
Esso è effettivamente un numero di azioni disponibile per la negoziazione.
Il valore del flottante è di conseguenza parte della capitalizzazione.
È inoltre importante sapere che, in base alla Borsa finanziaria presa in oggetto, è possibile che venga imposto un limite minimo di flottante per essere ammessi a quotazione.
Per esempio, Borsa Italiana per le azioni negoziate su MTA richiede un flottante minimo del 25% sull’intero capitale.
Talvolta, successivamente l’ammissione in quotazione, sarà necessario mantenere una percentuale minima di flottante affinché non scatti la revoca.

Infografica delle caratteristiche principali del flottante
Autore del blog e consulente finanziario